Sostenere un nuovo ecosistema digitale della cultura...

KNOT è un progetto pilota triennale dell’Università di Bologna e dell'Istituto centrale per la digitalizzazione del patrimonio culturale - DIGITAL LIBRARY del Ministero della Cultura per la valorizzazione del patrimonio culturale digitale degli Atenei italiani.

Il progetto si inserisce nell'ambito di un accordo tra l'Università di Bologna e il Ministero per la costituzione di un centro di ricerca a supporto dell'ecosistema digitale della cultura che è parte centrale della missione dell’Istituto. A tal fine l’attività di ricerca dell'Università di Bologna coinvolge tre Dipartimenti (Dipartimento dei Beni Culturali – DBC, Dipartimento di Filologia classica e italianistica – FICLIT, Dipartimento di Informatica, Scienza e Ingegneria – DISI) ed ha l'obiettivo di sviluppare forme e metodi di integrazione del patrimonio culturale digitale (PCD) degli Atenei italiani all’interno dell’infrastruttura nazionale.

KNOT è realizzato all'interno del Digital Humanities Advanced Research Center (/DH.ARC), parte del dipartimento FICLIT, con il supporto del DISI, mentre il DBC realizza un censimento del patrimonio culturale digitale e digitalizzato degli Atenei.

... Ripensando scholarly digital objects come patrimonio culturale

Da anni ormai la ricerca accademica opera in uno spazio prevalentemente digitale, sia nell'attività di ricerca sia nella produzione di risultati come oggetti digitali e/o digitalizzati. Gli Atenei, quindi, oltre a conservare fonti analogiche e a provvedere a digitalizzarle, sono detentrici di un interessante, ingente e multiforme patrimonio, rappresentato dagli oggetti digitali creati da progetti di ricerca.

Questi oggetti accademici digitali, o scholarly digital objects, sono al centro dell'indagine del progetto KNOT con l'obiettivo di esplorare modi per descriverli e valorizzarli nel contesto dell'infrastruttura nazionale costruita dall'ICDP. La nostra indagine parte dal campo delle discipline umanistiche, e in particolare delle Digital Humanities (DH), dove un approccio progettuale e multidisciplinare spesso si traduce nella creazione di oggetti digitali che ricontestualizzano il patrimonio culturale esistente — come edizioni critiche digitali, corpora, strumenti di visualizzazione, archivi – e quindi offrono un esempio particolarmente interessante del scholarly digital object come PCD.

Partendo da questa base concettuale, KNOT, nell'arco di tre anni, sfrutterà l'infrastruttura della Digital Library e le pratiche nel campo delle Digital Humanities per creare un'applicazione web e delle linee guida per la raccolta, la gestione, l'arricchimento e il riuso di questi digital scholarly objects. In tal modo, il progetto affronterà anche alcune questioni chiave che riguardano questi oggetti, tra cui la loro visibilità all’interno del sistema accademico italiano e la mancanza di un quadro condiviso per la loro esposizione e conservazione, che incide, tra le altre cose, sulla loro documentazione e classificazione.

Lo sviluppo di un’infrastruttura nazionale per il PCD come quella attualmente intrapresa dall’ICDP offre un’opportunità unica per gli Atenei italiani di impegnarsi con questo segmento del loro PCD in modi nuovi. Concentrandosi sugli scholarly digital objects prodotti dalla ricerca umanistica, e in particolare dal DH, il progetto KNOT cerca di fornire una base utile da cui far emergere nuove intuizioni su come valorizzare questi oggetti sia all'interno che all'esterno del mondo accademico.


Il Pilota

Scopri di più sul piano triennale, sulle linee di ricerca e gli output.

Il Data Model

Consulta la base concettuale del progetto pilota, esplora la sua struttura e suoi componenti.

L'Ontologia

Scopri di più sull'ontologia KNOT che esprime il Data Model in RDF.